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L'appello dell'Ambasciatore Ucraino a Roma Perelygin

"Faccio un appello al Governo italiano affinché condanni con fermezza l'aggressione russa contro l'Ucraina e unisca gli sforzi a quelli della comunità internazionale per fermare l'aggressore russo, rafforzare le misure sanzionatorie contro il regime del Cremlino allo scopo di proteggere l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina entro i confini internazionalmente riconosciuti". Lo chiede l'ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin.
    "In seguito all'attacco russo contro navi ucraine, che effettuavano una traversata marittima dal porto di Odessa al porto di Mariupol, in conformità con le disposizioni di tutti i trattati internazionali multilaterali e bilaterali efficaci e le norme di navigazione, le forze russe - si legge - hanno catturato 3 navi ucraine, ferito 6 membri dell'equipaggio di cui due in gravi condizioni, altri 23 marinai ucraini sono stati catturati". 
 

"Un tale attacco non è altro che un atto di aggressione armata della Federazione Russa contro l'Ucraina, come definito, in particolare, dall'articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite e dalle disposizioni della risoluzione 29/3314 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 14 dicembre 1974 sulla definizione di aggressione. La Russia ha, di fatto, allargato la sua aggressione militare contro l'Ucraina al territorio marittimo. "Il regime criminale del Cremlino - denuncia l'ambasciatore - ha ancora una volta dimostrato che non fermerà la sua politica aggressiva ed è pronto ad ulteriori atti di aggressione nei confronti dello Stato Ucraino".

Atlantis alla Fiera+ libri + liberi Roma 5-9.12.2018

La rivista di affari internazionali Atlantis sarà presente alla Fiera della piccola e media ediotria Più Libri Più Liberi che si svolgerà all'interno della Nuvola di Fuksas a Roma EUR dal 5 al 10 dicenbre 2018. La rivista sarà nello stand della Regione del Veneto, sezione Mazzanti Libri, al secondo piano dell'edificio. Orari: tutti i giorni dalle 8 alle 20. Vi aspettiamo.

Per aspera ad astra is exactly the path Ukraine has walked to rightfully get its

 

Per aspera ad astra is exactly the path Ukraine has walked to rightfully get its own Local Orthodox Church. All thorns and hardships on Ukraine’s path were, in fact, “Russian-made.” There have never been any obstacles put forward by the Ecumenical Patriarchate. On the contrary, Patriarch Bartholomew’s actions have played a prominent role in establishing historical justice.

This has become the largest-scale and truly historic battle in the Orthodox world. It is during this fight when the Ukrainians realized that at the time of the occupation, their faith is yet another war domain.

Russia has employed in its battle against Ukraine all of its usual means of warfare: slander, manipulation, “kompromat,” bribery, threats, and blackmail. One of the examples was a media spin about Ukrainians allegedly “bribing” Patriarch Bartholomew. Such tools for manipulating public opinion are inherent in Russian propaganda. After all, since the Stalin era, the Russian Orthodox Church (ROC) has been an instrument for enslaving the society.

It should be noted that this is not the first confrontation between the Ecumenical and Moscow patriarchs and neither is it Russia’s first attempt to usurp powers. The ROC has long sought to usurp the authority of the Ecumenical Patriarchate.

This is evidenced by the annexation in 1686 of the Kyiv Metropolis – a canonical (rightfully owned) territory of the Ecumenical Patriarchate. That is how the Moscow Patriarchate appeared in Ukraine.

In 1970, the Moscow Patriarchate has independently granted autocephaly to the “Orthodox Church in America,” which was never recognized by the Ecumenical Patriarchate, and whose status thus remains unclear.

After the collapse of the Soviet Union, some countries of the post-Soviet camp where the majority of the population was Orthodox, gained church autonomies within the Ecumenical Patriarchate once they achieved independence.

Missione a New York per il progetto NycVe

Missione lampo tra fine giugno e inizio di luglio 2018 a New York per definire alcuni accordi per la realizzazione del progetto NycVe (New York City Venezia). 

Ne parleremo dettagliatamente nel numero 3/2018 (autunno).

Intanto gli Amici di Atlantis si tengano pronti a fare le valigie per il grande evento del prossimo 4 novembre nella Grande Mela.

EUROPA E LIBERTA’ DI INFORMAZIONE

Nella sede di Venezia, unica in Italia, del Consiglio d'Europa, il 28 maggio scorso si è svolto un importante incontro sul tema "Europa e Libertà di Informazione”. L’evento, che ha coinvolto importanti personalità operanti a vario titolo nel mondo della comunicazione, è stato inserito nel nutrito programma delle manifestazioni sulla Festa dell'Europa svoltosi a Venezia lungo tutto il mese di maggio 2018. La Direttrice dell’Ufficio Italiano del Consiglio d’Europa a Venezia, Ambasciatrice Luisella Pavan Woolfe ha fatto gli onori di casa, con la sua illuminante introduzione sulla storie e le finalità del Consiglio d’Europa, istituzione nata nel 1949 alla quale aderiscono 47 Paesi, opera da sempre per la difesa dei diritti umani e come la sua azione a favore della libertà della stampa e dell'informazione sia basata sull'articolo 10 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo, che riconosce tale diritto fondamentale come uno dei pilastri della democrazia. Importanti e allarmanti alcuni dati da Lei menzionati e qui rapidamente riportati diffusi dal report annuale di Reporter Sans Frontières (2017): 65 giornalisti uccisi, 326 incarcerati, 54 in ostaggio, 2 scomparsi. Nel 2018 la Norvegia si riconferma il paese migliore mentre la Corea del Nord si posiziona di nuovo all’ultimo posto. L’Italia passa dal 52esimo posto ottenuto nel 2017, al 46esimo nel 2018. Gianantonio Schiaffino, giornalista, ha voluto sottolineare l'importanza dell'opera svolta dal Consiglio d’Europa in difesa della libertà di informazione e della tutela di chi la esercita. Si sono succeduti: Maurizio Cerruti, giornalista, esperto di questioni internazionali. Ha parlato di scenari internazionali, informazione e contro informazione, ruolo del giornalista. Gianluca Amadori, giornalista, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Giovanni De Luca, Direttore di Rai Veneto. Il quale ha sottolineato come il servizio pubblico nazionale radiotelevisivo non abbia esaurito le proprie finalità e semmai dovrebbe trasformarsi in servizio pubblico europeo. Luigino Rossi, imprenditore, già Presidente del Gruppo Il Gazzettino, ha sviscerato il tema: editore privato ieri, oggi e domani. Esiste ancora un legame con il proprio territorio? Infine, Niccolò Rinaldi, funzionario del Parlamento europeo, Esperto di diritti civili, ha parlato delL’Europa dei diritti in un mondo dominato dalla forza. Ha coordinato e moderato i relatori Carlo Mazzanti, direttore responsabile della rivista di affari internazionali Atlantis. L’incontro ha intenso anche  affrontare il tema della situazione dell’informazione, data e ricevuta, nel contesto italiano ed europeo nella nostra attuale e complessa contemporaneità. I relatori sono stati scelti per una loro specifica qualifica che li ha resi idonei ad affrontare il tema della libertà di stampa nel mondo, in Europa ed in Italia; della situazione dell’editoria sia pubblica che privata; dello specifico rapporto esistente tra Stato di diritto e qualità dell’informazione; della difficoltà a fare aderire normative di tutela del giornalista e del cittadino fruitore finora di singoli Stati nazionali in un contesto globale; dell’opportunità che una regolamentazione dello strumento di comunicazione globale provenga da un soggetto attendibilmente autorevole come l’Unione europea anche per distinguere il ruolo del mezzo di informazione giornalistica o istituzionale da quello di comunicazione commerciale o di propaganda politica; la necessità di limitare le aree grigie del web e del mondo social nelle quali si sono perpetrati usi impropri di notizie per condizionare il consenso delle masse di elettori nei paesi democratici.

L’appuntamento diventerà una consuetudine annuale dell’Ufficio veneziano.