25/03/2024 - “L'Unione europea è determinata ad aumentare la sua prontezza alla difesa e le sue capacità di difesa complessive affinché siano all'altezza delle sue esigenze e ambizioni nel contesto delle crescenti minacce e sfide per la sicurezza. […] È determinata a ridurre le sue dipendenze strategiche e ad accrescere le sue capacità”. Queste sono solo alcune delle riflessioni contenute nel documento riassuntivo delle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo il 21 marzo 2024 in materia di “Ucraina, sicurezza e difesa, Medio Oriente, allargamento e riforme, migrazione, preparazione e risposta alle crisi, semestre europeo”.
Dopo aver accolto con favore l’adozione di un 13° pacchetto di sanzioni contro la Russia, il Consiglio Europeo si è detto “[…] estremamente preoccupato per le notizie secondo cui l'Iran potrebbe trasferire alla Russia missili balistici e tecnologie correlate da utilizzare contro l'Ucraina”, affermando inoltre che “[…] se l'Iran dovesse agire in tal senso, l'Unione europea è pronta a rispondere rapidamente e in coordinamento con i partner internazionali, anche attraverso nuove e significative misure restrittive nei confronti dell'Iran.”. La preoccupazione per una possibile escalation del conflitto ucraino si accompagna alla volontà di mantenere stabilità nei territori limitrofi, in particolare nelle zone sensibili di Georgia e della Repubblica di Moldova.
Dopo aver reiterato la condanna assoluta nei confronti delle azioni del gruppo terroristico di Hamas, in particolare in riferimento agli attacchi contro Israele del 7 ottobre 2023; il Consiglio Europeo si è unito all’Assemblea Generale dell’ONU, nell’invitare lo Stato israeliano a cessare le ostilità a Rafah, oltre che a fermare l’operato dei coloni estremisti in Cisgiordania e Gerusalemme est, al fine di rispettare il diritto umanitario ed evitare una catastrofica perdita di vite umane, in primis a causa della ormai prossima carestia dei palestinesi a Gaza.
In un contesto geopolitico sempre più instabile, il Consiglio Europeo sembra ormai convinto che gli sforzi imprescindibili per mantenere la pace in Europa debbano accompagnarsi alla crescita di consapevolezza della popolazione civile rispetto a ciò che sta succedendo, per essere preparati ad ogni possibile evoluzione dello scacchiere internazionale. Il Consiglio europeo sottolinea “[…] la necessità imperativa di rafforzare e coordinare la preparazione militare e civile e di una gestione strategica delle crisi nel contesto dell'evoluzione del panorama delle minacce”.
A ciò dovrà poi aggiungersi necessariamente l’aumento concreto della produzione di materiale bellico per scopi difensivi, incoraggiando in particolar modo gli Stati membri a collaborare per rendere sempre più efficace il funzionamento del mercato europeo della Difesa.
“Un’Unione europea più forte e più capace nel settore della sicurezza e della difesa contribuirà positivamente alla sicurezza globale e transatlantica ed è complementare alla NATO, che rimane il fondamento della difesa collettiva per i suoi membri”.
MP